Pianta della famiglia delle
Compositae (o Asteraceae secondo le più moderne classificazioni),
distribuita nell'Europa occidentale e coltivata nell'Europa centrale e
settentrionale, specialmente in Francia e nel
Belgio.
Fiori di camomilla romanaGENERALITÀ
La
camomilla romana è una pianta erbacea a rizoma perenne, da cui si
originano fusti aerei corti sterili e altri fioriferi, che possono raggiungere
un'altezza di 50 cm (normalmente però non arrivano che a
30).
La pianta ha l'aspetto di un piccolo
cespuglio, coi rami che prima seguono l'andamento del terreno poi diventano
ascendenti e possono emettere radici ai nodi. Tutta la pianta si presenta
ricoperta di peli, e questa caratteristica pubescenza le dà un colore
verde argenteo.
Le foglie sono disposte in maniera
alterna sul fusto e sono tutte sessili: sono foglie composte, formate da lacinie
sottili e mucronate all'apice.
I fiori sono
raccolti in capolini che raggiungono un diametro di 2-3 cm: sono portati da
lunghi peduncoli. Nella forma spontanea i fiori del raggio hanno una linguetta
bianca lunga quasi 1 cm, mentre i fiori della parte centrale (i cosiddetti fiori
del disco) sono di colore giallo. Nelle piante coltivate praticamente tutti i
fiori sono ligulati, anche quelli del disco.
I
frutti sono degli acheni di colore grigiastro, lunghi circa 1 mm e di forma
allungata, sottile.
Per gli scopi terapeutici si
usano tutti i capolini.
IMPIEGO
TERAPEUTICO
La camomilla romana non era nota ai
popoli antichi e neppure durante il Medioevo comparvero descrizioni che la
riguardassero. Solo durante il Rinascimento si descrisse questa pianta secondo
le indicazioni terapeutiche che ancora oggi sono valide. La camomilla romana
è un tonico amaro e aromatico; è inoltre stomachica, stimolante,
antispasmodica febbrifuga, emmenagoga, vermifuga e
cicatrizzante.
Per le sue proprietà
stomachiche e antispasmodiche la camomilla romana è utilizzata per
calmare i dolori nervosi, i crampi dello stomaco, le coliche gastrointestinali e
gli spasmi in genere.
La sua attività si
esplica pure sulla muscolatura liscia dell'apparato respiratorio: è
quindi utile per la terapia di spasmi bronchiali conseguenti a bronchite anche
di tipo asmatiforme.
Va segnalata ancora la sua
azione nelle nevralgie soprattutto facciali e nelle emicranie, nei mal di testa
e nei dolori in genere della colonna vertebrale, soprattutto
lombare.
La sua attività febbrifuga è
utile in diversi tipi di febbri: dalle intermittenti a quelle conseguenti a
malattie da raffreddamento.
Le sue proprietà
emmenagoghe servono per regolarizzare il ciclo mestruale e nei casi di amenorrea
o dismenorrea.
La camomilla è inoltre un
vermifugo attivo, sia sugli ascaridi che sugli
ossiuri.
Per le sue proprietà stimolanti e
allo stesso tempo calmanti, la camomilla romana è utilizzata esternamente
per lavaggi o per lozioni o anche per bagni.
Per le
sue proprietà antiinfiammatorie è inoltre particolarmente utile
nella terapia delle congiuntiviti.
I principi
attivi della camomilla romana sono: un olio essenziale contenente una sostanza
azulenica, l'apigenina, sostanze amaricanti. L'olio essenziale della camomilla
romana è più aromatico dell'olio della camomilla e ha una maggiore
attività, il che dipende dal più elevato contenuto in principi
attivi.
La camomilla romana è utilizzata
più della camomilla nell'industria liquoristica, per la preparazione del
vermouth e di
liquori.
PREPARAZIONI
-
Uso interno: si utilizzano l'infuso e la tintura
alcoolica.
L'infuso si prepara con 10-20 g di
capolini di camomilla romana per litro di acqua bollente. Si lascia a macero per
5 minuti e poi si filtra. Si prende l'infuso di camomilla romana alla dose di
2-3 tazze al giorno nelle difficoltà digestive, per calmare gli spasmi
addominali o nelle mestruazioni difficili.
La
camomilla romana, come la camomilla normale, è molto utilizzata per
conciliare il sonno ed eliminare l'eccitazione
nervosa.
La tintura si prepara con 200-300 g di
capolini secchi per litro di alcool a 30°. Si lascia a macero per una
settimana. Si filtra, si lascia riposare per 10-15 giorni. La tintura si
utilizza alla dose di 1-2 cucchiaini nelle stesse indicazioni
dell'infuso.
- Uso esterno: si utilizzano
il decotto e la tintura oleosa.
Il decotto si
prepara con 50-60 g di capolini secchi di camomilla romana per litro d'acqua, si
lascia bollire per 10-15 minuti e si filtra a temperatura
ambiente.
Il decotto così preparato serve
per fare sciacqui o gargarismi o per preparare compresse imbevute nelle
infiammazioni della cute e delle mucose, sia della bocca che della
gola.
La tintura oleosa si prepara con 50 g di
capolini secchi di camomilla romana per litro di olio di semi o di oliva. Si
lascia macerare per 20 giorni e si filtra su tela. La tintura oleosa viene
utilizzata per frizioni, per attenuare i dolori di tipo nevralgico o nei
reumatismi. Serve anche per la preparazione di compresse imbevute, da applicare
sulle parti interessate da dolori di tipo
reumatico.
- Uso cosmetico: come per la
camomilla si utilizza il decotto, preparato con 200 g di capolini di camomilla
romana per litro di acqua. Dopo filtrazione si utilizza il decotto per fare
degli sciacqui ai capelli, dopo averli lavati, per
schiarirli.
I bagni di camomilla romana hanno
proprietà decongestionanti sulle pelli arrossate. Il bagno si prepara con
una manciata di fiori di camomilla. Si attende 5-10 minuti prima di immergersi.
Per evitare che i fiori si disperdano nell'acqua, la camomilla viene raccolta in
un sacchetto di tela, che è opportuno agitare di tanto in tanto per
facilitare l'estrazione.
I bagni di camomilla hanno
proprietà decongestionanti e sono particolarmente indicati per le pelli
arrossate.
Con la camomilla si prepara anche un
olio, come abbiamo detto, per uso esterno, che ha proprietà
decongestionanti e lenitive ed e in grado di ammorbidire la
pelle.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE
La camomilla romana va raccolta con
un pettine, alla fioritura, che si ha, secondo il tipo di coltura, tra giugno e
luglio. La raccolta va effettuata quando la rugiada è asciugata e in
giornate non piovose. È opportuno, per preparare i fiori di camomilla nel
migliore dei modi, provvedere alla raccolta nelle prime ore della mattina,
oppure alla sera dopo il tramonto; così facendo si evita la caduta dei
fiori durante l'essiccamento.
I capolini di
camomilla romana vanno posti ad essiccare all'ombra su larghi setacci a maglie
fini, in modo da separare l'eventuale polvere o altri corpuscoli dai capolini.
Si deve rimuovere frequentemente per facilitare l'essiccamento. La camomilla
romana si conserva in sacchetti di carta chiusi, meglio ancora in vasi di vetro
scuro. In quest'ultimo caso si deve però prestare attenzione
affinché non si formino muffe o fenomeni fermentativi durante i primi
giorni della conservazione in recipiente chiuso.
La
camomilla romana va rinnovata tutti gli anni.
La
camomilla romana esige per la coltivazione terreno leggero, fresco, fertile, e
periodiche irrigazioni durante la stagione calda. Si moltiplica per mezzo di
giovani rami che vengono posti a dimora in autunno: nella primavera successiva i
rami posti a dimora emettono radici, e forniscono fusti sterili e fertili
già nel primo anno di coltivazione. Le piante vanno disposte in file alla
distanza di 20 cm, disponendo nella stessa fila una pianta dall'altra alla
distanza di 15-20 cm.
La coltivazione dura parecchi
anni e la produzione del secondo anno di coltivazione è maggiore che nel
primo anno; dal terzo anno si nota però una riduzione, che diventa
sensibile dopo cinque anni.